Fondamentalismo umbanda


Ho letto il campione gratuito dell'e-book [1], che mi ha alquanto deluso. Esso descrive l'Umbanda come nato non solo dal sincretismo tra i culti africani portati dalle vittime della tratta degli schiavi in America Latina con alcuni culti già presenti nel continente americano, e con il cristianesimo cattolico, ma anche dalla cosciente fusione di questo sincretismo con alcune dottrine esoteriche di origine europea, come lo Spiritismo di Allan Kardec, la Teosofia da cui Rudolf Steiner avrebbe poi tratto l'Antroposofia, ed altre dottrine che vengono fatte risalire (non so con che attendibilità) all'Ermetismo dei Rosacroce ed ai Templari.

Questo voler ricuperare a tutti i costi antiche tradizioni esoteriche non porta solo a sostenere che le religioni tradizionali africane del Golfo di Guinea abbiano subìto l'influenza della religione dell'Antico Egitto (per quanto ne so, prove non ce ne sono, ma smentite nemmeno, per cui questo rimane nel campo dell'opinabile), ma anche ad incorporare dottrine come quella della musica delle sfere sostenuta per la prima volta da Pitagora.

E qui cominciano i guai: l'autore Alexandre de Oxalufa sembra credere che le onde sonore e quelle elettromagnetiche (come quelle luminose e quelle radio), modulate da questa musica delle sfere, abbiano la stessa natura e differiscano solo per la frequenza - dal punto di vista fisico, è una colossale sciocchezza.

La gamma di frequenze SONORE udibili dalla maggior parte delle persone va da 20 Hz a 20 KHz; l'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni ha diviso le corrispondenti frequenze ELETTROMAGNETICHE in quattro gamme:
  1. ELF: da 3 a 30 Hz;
  2. SLF: da 30 a 300 Hz;
  3. ULF: da 300 Hz a 3 KHz;
  4. VLF: da 3 a 30 KHz.
Queste frequenze radio non sono solo prodotte spontaneamente da fenomeni atmosferici, ma sono usate anche dalle grandi potenze per comunicare con i loro sommergibili in immersione; se non le percepite non è perché siete sordi, ma perché le vostre orecchie percepiscono le onde sonore e non quelle elettromagnetiche, di ben altra natura.

Inoltre il libro sostiene che siano esistiti i continenti di Atlantide (nell'Oceano Atlantico) e Lemuria (nell'Oceano Indiano), per giunta quando esisteva già l'Homo Sapiens (in quanto i loro abitanti sono stati fonte di saggezza), cosa smentita dai geologi e dagli antropologi.

Lasciamo perdere le dottrine sul karma e la reincarnazione (perché dell'anima non si occupa la scienza); più sgradevole è che si affermi che al tempo di Atlantide e Lemuria l'uomo avesse dei sensi più sviluppati ed anche altri poi scomparsi, cosa di cui non ci recano testimonianza né i fossili né i primati non umani viventi.

E prima ancora di Atlantide e Lemuria, questo libro sull'Umbanda propone che il primo corpo celeste del nostro sistema solare sia stato Saturno, seguito poi dal Sole, dalla Luna, da Giove ... (per leggere il seguito della narrazione occorre pagare il libro intero), cosa incompatibile con la teoria della formazione del sistema solare che va ora per la maggiore (ovvero che esso sia nato per condensazione del disco di una nebulosa).

Non riesco a non sorridere pensando che, se questa teoria è stata descritta per la prima volta in una pubblicazione accademica nel 1755 dal filosofo Immanuel Kant, e perfezionata dal matematico Pierre-Simon de Laplace nel 1796 (ovviamente è stata poi molte volte ritoccata), essa era stata già abbozzata nel 1734 dall'occultista Emanuel Swedenborg.

Kant conosceva Swedenborg (si preoccupa pure di confutarlo nella sua opera "I sogni di un visionario spiegati con i sogni della metafisica" del 1765), e forse si è lasciato ispirare da lui nel formulare la sua ipotesi sull'origine del sistema solare - ma come mai gli umbandisti, pronti a recepire ogni dottrina esoterica, non hanno voluto dar retta a Swedenborg proprio quando aveva ragione?

Le principali denominazioni ebraiche e confessioni cristiane si sono rese conto che il testo biblico le metteva in conflitto con la scienza moderna, e si sono salvate con la critica biblica (che affidava alle scienze storiche e filologiche il capire fino a quanto il racconto biblico fosse storicamente attendibile, e quali fossero state le sue fonti di ispirazione nelle culture del Vicino Oriente), e con il riconoscere (già a partire da Maimonide) che, se il testo biblico risulta in contrasto con le ricerche scientifiche, esse vanno ritenute veritiere, mentre il testo biblico va ritenuto una metafora.

L'Umbanda descritta da questo libro ne sembra incapace, e penso si possa considerare una forma di fondamentalismo, in quanto costringe i suoi adepti a scontrarsi frontalmente con la scienza.

Raffaele Yona Ladu
Ebre* umanista gendervague
Soci* di Autistic Self Advocacy Network

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