Nudismo v. pornografia


Una domanda che imperversa in un gruppo nudista Facebook è se ci sarebbe la pornografia in una società in cui tutti fossimo nudi.
Credo che la pornografia soddisfi due curiosità: 1) quella per il corpo nudo altrui; 2) quella per l'attività sessuale altrui.
La prima curiosità, in una società in cui fossimo tutti nudi anche in pubblico, verrebbe immediatamente e completamente soddisfatta; la seconda no perché gli esseri umani preferiscono avere rapporti sessuali in privato.
La pornografia non sparirebbe, quindi.

La domanda però nasconde un pregiudizio: che la pornografia sia in ogni caso un male, tanto grave da giustificare il nudismo come strumento per combatterla.
La mia opinione è che il nudismo non ha bisogno di nemici da combattere per giustificarsi, ed il suo scopo deve essere semplicemente quello di promuovere l'amore per il proprio corpo.
Due sono le cose che trattengono molte persone dal praticare la "nudità sociale": 1) il timore che la nudità venga intesa come consenso preventivo ad approcci sessuali; 2) il sentire il proprio corpo come imperfetto.
Il primo timore nasce da un circolo vizioso: nella nostra società ci si mostra nudi solo in situazioni sessuali, per cui una persona nuda viene vista come una che vuol creare questa situazione. Per sopprimerlo occorre cambiare il contesto - in un campo nudista sono vietati gli approcci sessuali, anche quelli che tra persone vestite verrebbero considerati innocui, perché essere nudi vuol dire essere vulnerabili; in una società in cui non esiste più l'articolo 726 del Codice penale italiano (che criminalizza gli "atti contrari alla pubblica decenza"), essere nudi in pubblico può accadere per molti motivi che non hanno niente a che fare col sesso. Considerare in ogni caso osceno un uomo nudo in pubblico non è più intelligente che accusare una donna che va in giro in minigonna di andare a cercarsela.
Il secondo timore è causato da fattori che vanno oltre il maschilismo: sono soprattutto le donne etero ad avere questo timore, ma quasi tutti i maschietti etero ritengono che le donne esagerino nel truccarsi o nel preoccuparsi per il loro peso. I giornali ci propongono donne particolarmente belle, ma il 95% delle donne che incontro per la strada le trovo attraenti. Amare il proprio corpo così com'è è molto più seducente di qualsiasi altra cosa.
Tornando alla pornografia, a me piacerebbe considerarla analoga alle telecronache di incontri sportivi. Non è purtroppo possibile in quanto essa in buona parte mette in scena copioni oppressivi per le donne - se in un incontro di pugilato (sport comunque deprecabile) si facesse combattere un peso massimo contro un peso mosca (in un incontro simile il peso mosca non può che buscarle), si direbbe che l'incontro è sleale.
Purtroppo buona parte del porno è così, e questa elementare osservazione non viene in mente né agli sceneggiatori, né agli attori, né al pubblico. Non è a mio avviso un motivo per bandire la pornografia, e ci sono donne che provano a crearne a gusto loro - purtroppo, finché il problema non si risolve, non posso paragonarla alle telecronache sportive.
Raffaele Yona Ladu
Ebre* umanista gendervague
Soci* di Autistic Self-Advocacy Network

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