Disforia di Genere, OCD ed ASD
[1] OBSESSIVE-COMPULSIVE DISORDER PRESENTING AS GENDER DYSPHORIA/GENDER INCONGRUENCE: A CASE REPORT AND LITERATURE REVIEW / Debra L. Safer, MD ; Kim D. Bullock, MD ; Joshua D. Safer, MD. - e268 AACE CLINICAL CASE REPORTS Vol 2 No. 3 Summer 2016
[2] There's Growing Evidence For A Link Between Gender Dysphoria And Autism Spectrum Disorders / Zhana Vrangalova. - Forbes
[3] Do Obsessions and Compulsions Change Over Time? / By Owen Kelly, PhD ; Reviewed by Steven Gans, MD. - VeryWellMind
[2] There's Growing Evidence For A Link Between Gender Dysphoria And Autism Spectrum Disorders / Zhana Vrangalova. - Forbes
[3] Do Obsessions and Compulsions Change Over Time? / By Owen Kelly, PhD ; Reviewed by Steven Gans, MD. - VeryWellMind
Leggere [0] mi ha fatto venire dei dubbi sulla diagnosi dell'autore - vi riporto i brani che mi hanno perplesso:
- Mi chiamo Nicholas, ho vent’anni, e sono un maniaco del controllo. (...) Eliminare l’ansia significa eliminare tutte quelle situazioni che ci creano ansia, e per farlo, bisogna imparare a prevedere quelle situazioni. Ed è così che ci si ritrova a sapere a memoria tutte le coincidenze e le fermate dei mezzi pubblici della propria città, metti che rimani a piedi e devi prendere un autobus.
- Significa dover prendere il comando del proprio gruppo di amici, e iniziare ad essere tu a organizzare le uscite, perché non ti fidi delle loro capacità organizzative e non vuoi lasciare nulla al caso. E, dato che hai una reputazione da mantenere, come minimo devi organizzare le serate o le feste più belle di sempre. Non ci sono vie di mezzo.
- Ma prima o poi, per alcuni di noi, arriva l’Evento, con la E maiuscola. Quel singolo evento che, nel bene e nel male, non potrai mai controllare. Nel mio caso, è stato il mio coming out come ragazzo transgender, o, come direbbe la storica Monica Romano, come ragazzo XX.
- Ammettere di essere Trans equivaleva ad ammettere che ci fosse qualcosa che non potevo controllare, qualcosa che nemmeno la società riesce ad inquadrare. Non è mai stata una questione di ‘essere trans è giusto o sbagliato?’ ma solo di ‘sono in grado di lasciarmi andare al punto da cambiare la percezione che ho di me stesso?’. Può sembrare una cosa semplice, ma non lo è. Avere identità di genere non conforme per me non è mai stato qualcosa di negativo o sbagliato, ma è il cambiamento quello che spaventa. Il dover cambiare l’immagine che si ha di sé stessi, spaventa. È così facile adagiarsi sugli allori di un costrutto sociale prefabbricato, che sia il cisgenderismo – ovvero avere identità di genere conforme con il genere con il quale si è stati assegnati alla nascita – o che sia la convinzione che qualsiasi cosa facciamo, dobbiamo essere perfetti, dobbiamo avere il controllo.
I primi due brani mi hanno colpito: molte persone Asperger hanno un "interesse speciale" per i mezzi di trasporto, e non è infrequente che imparino a memoria la mappa di una rete di trasporto pubblico, e perfino gli orari. Una persona che teme di dover prendere l'autobus all'improvviso, e non ha quest'interesse speciale, tiene sempre in tasca (o nella memoria dello smartphone) la guida ai trasporti pubblici della città, e così risolve il problema (o lo trasforma nella necessità di avere la batteria del telefonino sempre carica).
Inoltre, le persone Asperger fanno fatica a contemperare le proprie esigenze con quelle altrui, e molte finiscono con il tiranneggiare il proprio gruppo sociale, perché comandare è più facile del negoziare.
Di solito l'essere un "maniaco del controllo", come si autodefinisce l'autore dell'articolo, viene considerato una manifestazione del Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC - oppure, in inglese, OCD); ma l'autore non solo non dice di aver ricevuto questa diagnosi, ma non accenna alla caratteristica chiave del disturbo: l'avere dei pensieri indesiderati ("ossessioni") che continuano a ripresentarsi alla sua mente, e che bisogna scacciare ("compulsioni") facendo cose che non hanno molto senso - magari perché ripetute troppe volte.
Il DOC è abbastanza diffuso, e gli psichiatri hanno imparato a ricondurre la maggior parte delle ossessioni (non tutte) a quattro categorie [1]:
- Pensieri inaccettabili o tabù - un sottotipo riguarda:
- La sessualità - si teme di provare interessi sessuali inappropriati o comunque incongrui con il proprio concetto di sé, e di alcuni è stata coniata pure la sigla:
- omosessuali (HOCD) - la sigla copre anche questi casi:
- l'omosessuale che teme di essere in realtà etero;
- il bisessuale che teme di essere in realtà etero o gay;
- incestuosi (IOCD);
- pedofilici (POCD);
- l'albergare un'identità trans (TOCD);
- La simmetria e l'ordine;
- Il dubbio ed il controllo;
- La contaminazione e la pulizia.
Le compulsioni sono dei rituali ripetuti fino all'insensatezza che devono scacciare questi timori:
- Chi ha pensieri inaccettabili continua a ruminare dei contropensieri o cerca rassicurazioni;
- Chi teme il disordine mette sempre in ordine;
- Chi dubita controlla od accumula;
- Chi teme lo sporco pulisce.
Come già detto, esiste una sigla (TOCD) per le persone con il DOC che temono di essere transessuali, visto che molte di loro hanno raccontato le loro vicende, ed un caso è stato riportato in una rivista medica [1].
In questo caso il paziente non si viveva di genere diverso da quello attribuitogli alla nascita - veniva però visitato dall'idea di essere transgender, e questi pensieri intrusivi lo spingevano pure a contemplare il suicidio.
In una vera disforia/incongruenza di genere l'identità trans non viene vissuta come incongrua - al massimo come inopportuna (viste le difficoltà che procura a livello sociale); inoltre, mentre un DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo) DOC (a Denominazione d'Origine Controllata) risponde alle terapie cognitivo-comportamentali e farmacologiche, non così accade alla disforia/incongruenza di genere vera e propria.
Gli autori dell'articolo [1] aggiungono come criterio distintivo la durata dei sintomi: la temuta disforia/incongruenza di genere del paziente era una cosa recente, mentre i sintomi ossessivo-compulsivi erano presenti sin dall'infanzia, ed anche in un fratello del paziente (a dimostrazione della predisposizione ereditaria al disturbo).
Non so se sia un criterio valido; penso però che il criterio principale sia il come viene vissuta questa disforia/incongruenza: se è egosintonica, ovvero il paziente vi si identifica e non la ritiene cosa da combattere, non siamo di fronte ad un sintomo ossessivo-compulsivo.
Si è notato che le persone Asperger provano disforia/incongruenza di genere in misura superiore ai neurotipici [2], e non certo in modo egodistonico - ovvero combattendola come farebbe un paziente ossessivo-compulsivo.
L'articolo [0] fa pensare che Nicholas non abbia tentato di combattere la sua disforia/incongruenza di genere, non l'abbia disconosciuta, ma si sia solo chiesto se essa non smentisse la sua ambizione al controllo assoluto - ambizione che hanno anche molte persone Asperger - ed abbia risolto il problema cambiando il proprio sistema di valori, in modo da accettare pienamente la sua identità trans.
Questo genere di cambiamenti è paradossalmente più comune nelle persone Asperger (o meglio, nel sottotipo che manifesta anche tratti ADHD) che nelle persone con DOC [3]. Infatti le persone Asperger/ADHD cambiano con relativa facilità interessi speciali (diagnosticato Asperger da tre clinici, lo posso testimoniare) e sistema di valori correlato, mentre è difficile che una persona con DOC cambi categoria di ossessione.
L'esempio dato da [3] è quello della persona con l'ossessione della pulizia - può capitare che il timore per l'HIV venga sostituito da quello per la salmonella (ben più facile da contrarre), ma è ben raro che l'ossessione per la pulizia venga sostituita dal timore di bestemmiare in chiesa o saltare addosso ad un prete od una suora.
Credo che in [0] siamo di fronte ad un caso di Asperger misconosciuto - si è rivolto ad uno psichiatra Nicholas?
In questo caso il paziente non si viveva di genere diverso da quello attribuitogli alla nascita - veniva però visitato dall'idea di essere transgender, e questi pensieri intrusivi lo spingevano pure a contemplare il suicidio.
In una vera disforia/incongruenza di genere l'identità trans non viene vissuta come incongrua - al massimo come inopportuna (viste le difficoltà che procura a livello sociale); inoltre, mentre un DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo) DOC (a Denominazione d'Origine Controllata) risponde alle terapie cognitivo-comportamentali e farmacologiche, non così accade alla disforia/incongruenza di genere vera e propria.
Gli autori dell'articolo [1] aggiungono come criterio distintivo la durata dei sintomi: la temuta disforia/incongruenza di genere del paziente era una cosa recente, mentre i sintomi ossessivo-compulsivi erano presenti sin dall'infanzia, ed anche in un fratello del paziente (a dimostrazione della predisposizione ereditaria al disturbo).
Non so se sia un criterio valido; penso però che il criterio principale sia il come viene vissuta questa disforia/incongruenza: se è egosintonica, ovvero il paziente vi si identifica e non la ritiene cosa da combattere, non siamo di fronte ad un sintomo ossessivo-compulsivo.
Si è notato che le persone Asperger provano disforia/incongruenza di genere in misura superiore ai neurotipici [2], e non certo in modo egodistonico - ovvero combattendola come farebbe un paziente ossessivo-compulsivo.
L'articolo [0] fa pensare che Nicholas non abbia tentato di combattere la sua disforia/incongruenza di genere, non l'abbia disconosciuta, ma si sia solo chiesto se essa non smentisse la sua ambizione al controllo assoluto - ambizione che hanno anche molte persone Asperger - ed abbia risolto il problema cambiando il proprio sistema di valori, in modo da accettare pienamente la sua identità trans.
Questo genere di cambiamenti è paradossalmente più comune nelle persone Asperger (o meglio, nel sottotipo che manifesta anche tratti ADHD) che nelle persone con DOC [3]. Infatti le persone Asperger/ADHD cambiano con relativa facilità interessi speciali (diagnosticato Asperger da tre clinici, lo posso testimoniare) e sistema di valori correlato, mentre è difficile che una persona con DOC cambi categoria di ossessione.
L'esempio dato da [3] è quello della persona con l'ossessione della pulizia - può capitare che il timore per l'HIV venga sostituito da quello per la salmonella (ben più facile da contrarre), ma è ben raro che l'ossessione per la pulizia venga sostituita dal timore di bestemmiare in chiesa o saltare addosso ad un prete od una suora.
Credo che in [0] siamo di fronte ad un caso di Asperger misconosciuto - si è rivolto ad uno psichiatra Nicholas?
Raffaele Yona Ladu
Dottore in Psicologia Generale e Sperimentale
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